Al momento dell’acquisto
Se decidi di acquistare un climatizzatore “solo freddo”, dopo aver fatto il calcolo della potenza necessaria a raffrescare la stanza, consigliamo di scegliere un modello ad alta efficienza. Leggi attentamente l’etichetta energetica, in quanto i consumi tra i diversi modelli possono variare anche del 30%.
Se decidi di installare una pompa di calore, per avere sia la possibilità di raffrescare in estate e sia di riscaldare in inverno: è necessario considerare le caratteristiche climatiche del luogo dove deve essere installata. Queste hanno importanza soprattutto qualora la sorgente fredda è l’aria esterna.
Le pompe di calore sono consigliate in zone climatiche con inverni miti, in cui le temperature non scendono quasi mai al di sotto dei 7 gradi centigradi.
Pur esistendo pompe di calore particolarmente efficienti anche alle basse temperature, ne sconsigliamo l’uso in zone in cui l’inverno è molto freddo, a causa della formazione di brina sull’evaporatore, che ne compromette il rendimento.
Inoltre, conviene installare una pompa di calore quando il locale da climatizzare è sufficientemente piccolo, massimo 50m2, da non richiedere il cambio del contratto di fornitura elettrica.
In molte abitazioni la potenza elettrica disponibile è di circa 3kW. Mediamente per condizionare una camera da letto occorre un apparecchio di circa 0,9kW di potenza. Se vuoi raffrescare due locali, il consumo salirà a circa 1,8kW. Rimane quindi ancora potenza a disposizione per l’asciuga capelli, il forno, il ferro da stiro, ecc.
Ma se vuoi installarne un terzo, bisognerà far aumentare la potenza elettrica disponibile nella nostra abitazione fino a 4,5kW o più.
La tecnologia inverter limita in parte questo problema. Appena acceso, assorbe anch’esso i 0,9kW ma poi, una volta raggiunta la temperatura desiderata, riesce a mantenerla riducendo la potenza del motore a valori molto inferiori.
Resta comunque valido il consiglio di affidarsi a un tecnico specializzato, che, dopo aver eseguito un sopralluogo, saprà indicare la soluzione migliore.
Ricorda che ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore. Non è corretto installare un climatizzatore potente nel corridoio nella speranza che rinfreschi tutte le camere. L’unico risultato sarà quello di prendere colpi di freddo ogni volta che andrete da una stanza all’altra passando per il corridoio, perché sarà l’unico locale ad essere raffrescato.
Scegli un climatizzatore con bassi consumi. Sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore. Costano di più ma consumano molto meno.
Meglio se dotato di tecnologia inverter, che adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli di accensione e spegnimento.
Approfitta degli incentivi. Se acquisti una pompa di calore per sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, puoi usufruire dell’”ecobonus”, la detrazione dall’IRPEF che fino al 31 dicembre 2015 sarà del 65%, oppure del “Conto termico”, un incentivo che varia in funzione della dimensione dell’impianto. (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/).
Al momento dell’installazione
Colloca il climatizzatore nella parte alta della parete. L’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.
Evita di mettere il climatizzatore dietro divani o tende poiché costituiscono una barriera alla diffusione dell’aria.
Assicurati che l’unità esterna all’abitazione non sia colpita dai raggi diretti del Sole e esposta troppo alle intemperie.
Per un corretto uso
Non lasciare porte e finestre aperte per troppo tempo. Si evitano inutili scambi di calore con l’esterno.
Non raffreddare troppo l’ambiente. Due o tre gradi centigradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti. Spesso basta attivare la funzione “solo deumidificazione”, perché è l’umidità presente nell’aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale.
Utilizza il timer e la funzione “notte” in modo da ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio.
Esegui o fai eseguire una manutenzione periodica, che consiste nella pulizia dei filtri e delle ventole, e nel controllo della tenuta del circuito del gas. I filtri dell’aria devono essere puliti prima della prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché nei filtri si annidano facilmente muffe e batteri dannosi per la salute. Se sono deteriorati vanno sostituiti.
Coibenta i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione. Se esposti direttamente al Sole possono danneggiarsi.