Pompe di calore, una tecnologia chiave per ridurre le emissioni
Grazie all’alto rendimento e all’utilizzo di fonti rinnovabili, le pompe di calore rappresentano soluzioni di punta per la decarbonizzazione del settore civile.
Le pompe di calore sono basate su una tecnologia relativamente giovane, ma comunque ormai collaudata, indicata per riscaldare e rinfrescare gli ambienti in modo molto efficiente.
Grazie alle caratteristiche “green”, questi sistemi si stanno diffondendo sia in ambito residenziale che nella climatizzazione di edifici del terziario e del commercio, soprattutto se si tratta di nuove realizzazioni, provvedendo alla climatizzazione estiva ma anche sostituendo o affiancando i tradizionali sistemi di riscaldamento invernale.
Nella proposta di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) inviata a Bruxelles dal Governo italiano all’inizio di quest’anno, viene dato ampio risalto ai sistemi a pompa di calore, in quanto rispondono pienamente agli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti per il 2030.Le pompe di calore sono considerate a tutti gli effetti sistemi energetici a fonte rinnovabile. Nonostante necessitino di energia elettrica per funzionare, infatti, sfruttano fonti naturali virtualmente illimitate per prelevarne energia termica, con l’importante caratteristica di riuscire a restituire una quantità di energia superiore rispetto a quella consumata.
La macchina funziona con lo stesso principio di un frigorifero, trasferendo energia termica da una sorgente a temperatura più bassa a una sorgente a temperatura più alta: in un frigorifero il calore viene estratto dall’interno dell’elettrodomestico ed espulso all’esterno, mentre la pompa di calore lo estrae dall’aria esterna, dall’acqua (di falda, lago, fiume) o dal terreno e lo trasferisce all’aria dell’ambiente interno o all’acqua dell’impianto di riscaldamento. Funzionando in maniera inversa, la pompa di calore rinfresca gli ambienti.
Del trasporto del calore dalla fonte alla destinazione si occupa un particolare gas che assorbe l’energia termica e, in seguito a una compressione, innalza la propria temperatura per poi cedere calore all’impianto di riscaldamento. L’energia resa è da 3 a 6 volte maggiore di quella consumata dal compressore elettrico: si tratta quindi di un sistema estremamente conveniente sia dal punto di vista del rendimento che da quello ambientale.